(Sono una stella cadente)

Stelle cadenti, sono una stella cadente, sono un sottile filo di luce che percorre il blue del cielo e passo da infinito al nulla.

Stella cadente senza un senso e senza un disegno pensato.

Pedalo nella notte di un giorno sottile sporco di polvere e fango dei troppi perché e dei troppi se.

La strada la ho illuminata con tutte le stelle che ho gettato a terra e che vedo solo io dopo averle strappate da quei cieli troppo profondi per essere letti in una sola notte di disperazione.

Ho il cuore freddo e non ho più sogni da percorrere in questo cielo nuovo, ho bucato le ruote che mi portano con tanti esclamativi e con le lacrime posso solo lavare le traccie della superficie.

Felice forse lo sono stato troppo, felice per cose piccole che costano nulla.

Sono una stella cadente felice della luce che lascia per troppo poco nel buio.

Ho piegato la vita per vedere se si spezzava e ho visto che era una cosa facile da rompere.

Ho fuso i miei sogni e si sono raffreddati in forme che non avevo previsto e ora osservo per capire se sono veri.

Mi sono fermato le immagini dentro e ho visto in loro cose che nascondo.

Domani ci sarà un cielo nuovo?

Forse ho finito ogni barattolo di quel colore troppo intenso da sentire e troppo tenue perché valga la pena di essere cancellato.

Forse... 

(Giancarlo Rossetti, 2017)

IMG 8192 LQ

Un microfilm di planetario, tra gli oggetti conservati con particolare cura.




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