Figure immaginate e riflessi veri che scorrono lentamente in un rumore di temporale lontano, strada bagnata e un respiro ritmico con i pedali.
Penso a amici che scherzano di me e con me per gli anni che passano strisciando come penne che scrivono del tempo senza pensieri.
Oggi sono invecchiato ancora e è fortuna o libertà interiore di voler camminare ancora ascoltando i suoni che non interessano molti.
Ho ascoltato i ricordi e quel leggero essersi persi qualcosa che non potremo mai più comperare.
Eppure dentro mi sento ancora quel matto che sogna, che il mondo è un materiale grezzo da trasformare con la sabbia del tempo.
Sono più vecchio di sentire e giovane nel cuore!
(Giancarlo Rossetti, 2015)