C'era un tempo un uomo che raccontava storie e le faceva diventare vere.
Lo faceva per tutti e lo fece anche per sé.
Creò un mondo dove era felice, con una donna che amava e tutto era come raccontava.
Un racconto pieno di dolcezza e allegria, di significati profondi e assoluti per sentire, e leggero con sorrisi e risate.
Ciò che rendeva il racconto bello era la sua vitalità. E tutti volevano vivere quel modo d'amare.
Quando l'uomo si addormentò e vide il suo sogno, fu felice di quanto aveva immaginato e dormì.
La luce dell'alba, con uccelli e fiori, lo svegliò. Baciò la sua donna e se ne andò, per non tornare più.
Il sogno si ridusse come un fiore ed è ancora lì, da qualche parte nel mondo, ad aspettare.
Un mondo perfetto, lasciato senza luce e parole ad aspettare che un sognatore lo crei di nuovo, dentro di sé.
Disegno da un taccuino di appunti.
(Giancarlo Rossetti, 2015?)